giovedì 12 novembre 2009

A META' DEL VIAGGIO

Due parole con un'intervista "fatta in casa", sul sito della Sergio Bonelli Editore.

3 commenti:

Luigi Spagnolo ha detto...

"In ogni modo, resto convinto che il grande balzo che il fumetto italiano deve ancora fare è elaborare un'ambientazione italiana, uno scenario italiano dell'avventura e del fantastico. Lo ha fatto la letteratura, lo ha fatto il cinema, lo ha fatto perfino la tivù (che ha un pubblico molto più vasto del nostro), quindi non capisco perché non può farlo il fumetto."

A me piacerebbe molto (e infatti ne avevo già parlato). I francesi con il loro fumetto l'han sempre fatto.

kaesar ha detto...

Un commento telegrafico.

Qualche tentativo di avventura italiana l'ha fatto anche SBE:
Volto Nascosto, Gli Occhi e il Buio.

Ah, del n.6 mi son piaciute un po' di chicche:

Sulla musica: il poster dei Police è un'idea tua o di Andrea Cuneo?

Poi ho trovato un inconguenza sul concerto di Dylan e Santana, com'è che un milanese va a vederlo a Roma quando hanno suonato a San Siro?
Peraltro ero convinto che quell'anno avessero suonato solo a Milano e Verona. Ma come si dice: "licenza poetica?"

Fin qui molto bello. Spero tu stia già lavorando alla prossima serie! :)

Michele Medda ha detto...

Kaesar, bisognerebbe creare nel fumetto un immaginario italiano *contemporaneo*, come lo ha creato la tivù.
Il poster dei Police l'ho voluto io (comunque il prossimo post parlerà di queste curiosità).

Su Bob Dylan in Italia: Massimo è andato a vederlo prima all'ultima data romana (21 giugno) e poi a Milano (il 24)! Ha saltato Verona (28 e 29 maggio) perché per quei concerti - l'apertura del tour - i biglietti erano andati esauriti immediatamente.

Cosa non si inventerebbe uno sceneggiatore, pur di non ammettere di avere dimenticato l'esistenza della data milanese...

Comunque, un sentito grazie a Michele Murino e ai ragazzi di maggiesfarm.it, il mega-sito italiano su Bob Dylan.