domenica 7 giugno 2009

LET'S JUDGE A BOOK BY ITS COVER


Nel blog di Emiliano Mammucari potete vedere le varie fasi della lavorazione della copertina del numero 1 di Caravan. La nostra prima idea era mettere in copertina solo la piccola Ellen. Dopotutto, è lei la prima ad accorgersi che c'è qualcosa di strano nel cielo su Nest Point.

Scartato il primo bozzetto (Ellen non appariva spaventata), abbiamo cominciato a renderci conto che era difficile mostrare contemporaneamente la bambina e il cielo minaccioso. In uno slancio virtuosistico, Emiliano aveva proposto addirittura di concentrarci su Ellen e di mostrare il cielo riflesso nei vetri della finestra. (E' lo schizzo che vedete qua sopra. Ellen appare troppo adulta, lo so, ma è solo una prova, non siate pignoli).

Discutendo i bozzetti in redazione sono venuti a galla altri problemi che andavano aldilà del disegno.

Dopotutto Ellen, piccola com'è, non ha un ruolo da protagonista nella storia. Che impressione avremmo dato mettendo una bambina sulla cover del numero 1? Non avremmo dato l'idea che avevamo una bambina protagonista? E quindi, non era più giusto mettere suo padre? O tutta la famiglia? Oppure il solo Davide, dal momento che è lui a raccontare la storia col suo diario?

Alla fine Emiliano ha proposto Davide ed Ellen, e ci è sembrata la sintesi migliore per la storia. Due ragazzini, fratello e sorella - una famiglia, dunque - e una minaccia misteriosa.

Per le copertine successive le scelte sono state più semplici. Il che non significa che poi mettere in pratica queste scelte sia stata una cosa semplice, come Emiliano potrà testimoniarvi...

8 commenti:

Vernè ha detto...

Sono contento che la scelta sia stata fatta in collaborazione tra l'ideatore e scrittore della serie con il disegnatore. Come ben si deduce dal post, anche per decidere quale immagine usare occorre dibattere e ragionarci sù.
Per aver letto da qualche parte (probabilmente in qualche forum...)prima della decisione di usare una cover piuttosto che un'altra, occorreva il beneplacito del buon Sergione nazionale, in casa Bonelli.
Felicissimo che qui sia Michele a decidere in collaborazione con Mammuccari!
E siamo a meno tre!

Michele Medda ha detto...

Un momento, chiariamo una cosa: gli autori propongono e l'editore dispone. L'ultima parola è sempre dell'editore, come è logico che sia. E se Sergio Bonelli avesse preferito la cover con Ellen, la cover sarebbe stata quella.

Chiaramente si cerca di usare il buonsenso, e quindi di presentare prima al supervisore (in questo caso Mauro Marcheselli, affiancato da Michele Masiero) e poi all'editore un ventaglio di scelte di cui gli autori siano convinti. Tra l'altro, si può dire tranquillamente: "ecco qua le cover A, B, e C, sappiate che la C è quella che ci piace di più."

Una volta fatto questo, la scelta definitiva avviene serenamente, e il fatto che sia scelta la versione A piuttosto che la C non turberà i nostri sonni.

In base alla mia esperienza è inutile imporre in maniera ferrea al copertinista una determinata immagine o una determinata scena. Peggio ancora è accettare una versione che appunto è "accettabile" e nulla più per poi imbarcarsi in lungo percorso di aggiustamenti (accorcia il braccio, sposta l'ombra, taglia questo etc.). Alla fine il risultato non sarà mai il meglio, ma sempre un "meno peggio".

Infine: la particolarità di Caravan (niente personaggi fissi, nessun elemento "thrilling") da un lato presenta delle difficoltà, ma dall'altro offre maggiori chances all'eleganza del tratto e apre la porta a nuove suggestioni.

Capirete meglio di cosa parlo vedendo, per esempio, la cover del numero 4.

E ne approfitto per dare a Cesare quel ch'è di Cesare, invitandovi ad apprezzare il lavoro del colorista che collabora con Emiliano, Lorenzo De' Felici.

PS: una volta per tutte, abbiate pietà di Emiliano: Mammucari ha una C sola!

gianluca ha detto...

Beh di certo fa vedere una copertina made in Bonelli in cui non sia presente una pistola! A parte scherzi, mi piace molto lo stile di Mammucari

Vernè ha detto...

Chiedo umilmente perdono a Emiliano Mammucari... mi era scivolato il dito sulla tastiera...(scusa bella e buona per mascherare la convinzione che oltre a due emme possedesse anche due ci! E' comunque in bella compagnia perchè anche per il Teo presentatore circolano in Internet ambedue le versioni...)
Per quanto riguarda la supervisione di Bonelli, non me ne voglia Michele. Purtroppo essendo solo un modestissimo lettore senza nessuna conoscenza delle regole e delle discipline legate all'editoria, pensavo che le scelte, che come hai rivelato sono comunque sofferte e meditate, di un autore o di un disegnatore avessero via libera senza nessun altra supervisione da parte dell'editore.
Al di là di tutto... MENO TRE !!!!!

Michele Medda ha detto...

Gianluca ha scritto "di certo fa vedere una copertina" etc...

manca qualcosa tra "fa" e "vedere", forse...

Fa... impressione?

:-)

MaxBrody ha detto...

Non so come sarà strutturata la serie (a proposito:ci siamo quasi!), ma se ogni episodio avesse avuto(avrà?) un personaggio predominante rispetto agli altri, sarebbe stato(sarà?) interessante cambiare di volta in volta il soggetto della copertina..o sarebbe stato(sarà?) troppo "osè"? (Mi dicono che sui "giornali di Sergio Bonelli" compaiono già le copertine dei nn.2 e 3, ma io non le ho ancora viste...)

Ivan Vitolo ha detto...

Le faccio un in bocca al lupo per questa nuova miniserie(sempre se "in bocca al lupo" nel mondo del fumetto non porta sfiga), mancano pochi giorni all'uscita e non vedo l'ora di averlo tra le mani.La prima copertina( grande Mammucari, con una C sola) e la grafica già promettono bene.

Mattia ha detto...

Salve!Ero a Cremona per la presentazione della serie e sono rimasto decisamente incuriosito.Oggi ho letto il primo numero e devo dire che mi è proprio piaciuto, per la storia, i personaggi, le situazioni, le reazioni delle persone...tutto fa davvero ben sperare!
Complimenti, avanti così!!