Ogni tanto, quando mi ricapita sotto gli occhi un albo di Caravan, mi viene in mente qualcosa – uno spunto, un’idea, un riferimento – di cui mi sarebbe piaciuto parlare su questo blog. E che, negli inevitabili intervalli fra un aggiornamento e l’altro, è scivolato via dalla memoria.
Per esempio, nel post sul numero 11 (Rivelazione) mi ero dimenticato di segnalare qual è il racconto di cui Clyde parla a pagina 20 e 21. E' La mano di Howard Fast, letto dal sottoscritto in gioventù su un’antologia di Urania.
Diverse preziose informazioni sul racconto e sull'autore ce la dà Vincenzo Oliva nel suo blog Allontaniamoci da Omelas (caldamente raccomandato non solo agli appassionati di fantascienza, ma anche di letteratura in generale).
Di mio aggiungo che Howard Fast, scomparso nel 2003, è poco noto in Italia, ma è stato uno scrittore e sceneggiatore prolifico e di successo. Si è cimentato in diversi generi, dal romanzo storico al giallo, dalle biografie alla fantascienza. Con lo pseudonimo di E. V. Cunningham ha firmato i romanzi polizieschi che hanno come protagonista il sergente Masao Masuto, poliziotto a Beverly Hills. Diversi film sono stati tratti dai libri di Fast. Il più noto è sicuramente Spartacus diretto da Stanley Kubrick, ma merita una citazione anche Mirage (diretto da Edward Dmytryk e interpretato da Gregory Peck). Come sceneggiatore, Fast ha firmato il film tv 21 ore a Monaco e, secondo diverse fonti, ha scritto vari episodi del celeberrimo Alla conquista del West, telefilm–culto degli anni settanta.
Suo figlio Jonathan Fast, anche lui scrittore, è stato sposato con Erica Jong, nota per il best–seller Paura di volare e assurta al rango di icona femminista negli anni settanta. La figlia dei due, Molly Jong–Fast, è anche lei scrittrice.
4 commenti:
Quanti ricordi in quelle copertine con il cerchio rosso! Ore e ore sui banchetti di libri usati a riempirsi le mani di polvere per cercare il titolo mancante!
Però il testo su due colonne non l'ho mai digerito...
... e poi scoprire, anni dopo, che molti di quei romanzi erano allegramente sforbiciati! (I Gialli non so se li tagliassero, ma una cosa è certa: li censuravano).
Alla luce di questo, la pur brutta impaginazione su due colonne era l'ultimo dei problemi...
Io me ne sono accorto quando ho letto il sole nudo... Asimov è sempre uno scrittore molto preciso, speiga ogni dettaglio delle sue trame... là invece ero arrivato al finale senza aver capito il modus operandi dell'omicidio!
Poi me ne son procurato una copia non tagliata e ho scoperto tutta la verità...
Io non sono di quelli che venerano l'integrità assoluta dell'opera, anche perché ogni edizione richiede un prezzo da pagare.
Tra le mie memorie di fumettofilo, ricordo lo sconcerto nel trovarmi di fronte tre versioni diverse di una mitica storia di "Comanche & Red Dust"... tre versioni di cui la più completa non era quella in francese, che presupponevo essere "l'originale"...
O l'orrida edizione tagliata e rimontata della "ballata" prattiana, sconciata, sembra, con il consenso dell'autore.
O la versione Eura dell' "Eternauta", anche quella rimontata e ritoccata nel testo e nel disegno, e ancora l'unica disponibile in italiano...
Ma nel caso degli Urania, dubito che gli autori fossero a conoscenza dei tagli. E mi chiedo poi quali fossero i criteri. Contava solo accorciare? O c'erano anche delle censure? E si tagliavano i giochi di parole - incomprensibili per un italiano - come nella collana dei Gialli?
Mah...
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