lunedì 25 maggio 2009

SI RIPARLA DI X-CAMPUS



Okay… ammetto che non c’entra con Caravan, e dovrei segnalarlo sul sito, non sul blog. Ma dato che ora il sito è in stand by, lo metto qui.

Perché, sapete, sono particolarmente orgoglioso di essermi cimentato con le avventure gli X-Men. E di avere fatto un fumetto-fumetto, una storia di avventura e di amicizia, una storia di ragazzi e per ragazzi.

Di X–Campus, sceneggiato dal sottoscritto col grande Francesco Artibani e disegnato da Denis Medri e da un plotone di valenti disegnatori, qualcuno aveva già parlato bene qui.

Ora se ne riparla bene altrove, cioè nel sito inglese Mass Movement. Traduco:

“Considerato il titolo, la copertina, e l’esile riassuntino che decora il retro del volume di X–Campus, sarebbe facile liquidarlo come un “Marvel 90210” o “Gli X–Men a Hollyoaks (celebre soap opera inglese, ndt)” e non dedicarci un pensiero in più. Ma qualunque cosa facciate – per l’amor di Zio –non cedete a quell’impulso, perché qualcosa di speciale che si annida tra le pagine di X–Campus. Ma certo, è l’ennesima reinvenzione degli X–Men (o ri–creazione, vedete un po’ voi) e per la maggior parte di voi è l’equivalente di “tiro e sbaglio – parte seconda”; ma, a differenza degli innumerevoli episodi “alternate” degli X–Men che ci hanno spiattellato in tanti anni, X–Campus è in realtà maledettamente buono; e, per quel che vale il mio pensiero, è secondo solo agli episodi di Whedon sulla collana Astonishing. Sia la storia che la caratterizzazione sono realizzate e intrecciate in maniera brillante, mettendo insieme tutti i mutanti (buoni e cattivi) che conosciamo e amiamo, inserendoli in un contesto diverso e ciononostante assai familiare. La scuola per i talenti diventa la Worthington Academy, con gli X–Men liceali più che universitari. Forse l’idea non è nuova né totalmente originale, ma il ritmo e le modalità della battaglia tra Magneto e il Professor X per conquistare i cuori e le menti dei giovani mutanti sono sinceramente avvincenti. Una volta entrati nel vivo della lettura troverete pressoché impossibile smettere finché non sarete arrivati all’ultima pagina. E la cosa migliore di tutte è il modo in cui Artibani e Medda hanno ri–creato Cerebro e Le Sentinelle, che da soli valgono tanto oro quanto pesano e il prezzo del volume. La mia sola perplessità è che, benché non sia un problema per il sottoscritto (per via della sua passione per Tin Tin e Asterix), quella nota “europea”, quel feeling catturato in ogni vignetta dal disegno (che è vivace, brillante e, come la storia richiede, diverso da ogni disegno degli X–Men visto prima; ricco di colore, vivo, vibrante e cattura alla perfezione la giovinezza e l’energia dei personaggi) e alcune delle sottotrame e dei temi della storia; il che fa sì che il volume lasci trapelare una sensibilità e una visione diverse (nel bene, non nel male) dal solito X–racconto. Se cercate qualcosa di insolito e che vi lasci alla fine felici e contenti e ansiosi di leggere ancora, allora passate un pomeriggio o due dentro l’X–Campus. Potrebbe valerne la pena…”

Tim Mass Movement

PS: benché realizzato interamente in Italia a cura della Panini, X-Campus non è ancora stato pubblicato in italiano. Al momento è disponibile solo l'edizione inglese del trade-paperback che racchiude tutti gli otto episodi della serie.

10 commenti:

Vernè ha detto...

Perchè non è ancora uscito in Italia? Quando uscirà???
Non riesco a capacitarmi che un'opera di "Italiani" sia disponibile solo all'estero...

Michele Medda ha detto...

Non ho idea di quando uscirà in Italia. Non so nemmeno se uscirà. Nemmeno Martin Mystère riuscirebbe a svelare i mysteri dell'editoria italiana...

Francesco_Imp ha detto...

Ma l'edizione inglese dove è reperibile? librerie? edicole? fumtterie? online?

Michele Medda ha detto...

Direi che l'unico modo per procurarsi X-Campus è ordinarlo on line a qualche libreria inglese. In ogni caso su Amazon inglese c'è.

Mat ha detto...

mi scuso per la curiosità in ritardissimo... ma quindi (Michele) x-campus l'hai scritto in inglese? o è scritto in italiano e poi (almeno i dialoghi) tradotto?
grazie mille,

Michele Medda ha detto...

Mat, l'inglese lo mastico e sono in grado di scrivere una e-mail, ma scrivere narrativa è tutt'altra faccenda...
ovviamente è stato scritto in italiano e poi tradotto.

Qualcosa comunque è farina del mio sacco anche in inglese, come la battuta di Bobby "I've got an ice up my sleeve" (gioco di parole tra "ice", ghiaccio, e "ace", asso).

AndreaP ha detto...

Qui su Comicus è stato annunciato che X-Campus verrà pubblicato sulle Grandi Saghe, l'allegato da edicola.

Michele Medda ha detto...

Grazie della segnalazione, Andrea. A parte la battuta scontata "meglio tardi che mai", faccio notare che un fumetto prodotto da Panini-Marvel per l'Italia non è pubblicato in prima uscita per il circuito librario, ma come allegato a un giornale. Come dobbiamo interpretare questa trovata? Come una prova di grande capacità di ottimizzazione da parte della Panini, o come dimostrazione di scarso interesse per le produzioni made in Italy?

Debris ha detto...

Ma no - siamo positivi -

Fra l'altro le iniziative dei giornali hanno,un discreto seguito e arrivano ad un pubblico che solitamente non guarda neppure "i fumetti!!"..Garantito ho larga esperienza...
A parte - se non ricordo male - che dovrebbero esserci delle facilitazioni fiscali sempre interessanti per tutti..O le hanno tolte??

Michele Medda ha detto...

Debris, parlo dal punto di vista di autore della Sergio Bonelli Editore: ormai sono anni che escono allegati a fumetti per i vari giornali, e mai nessuna uscita (nemmeno Tex, nonostante il successo della collana di Repubblica) ha aumentato le copie di una serie.

Forse questi volumi sono letti anche da chi i fumetti non li legge abitualmente. Ma di sicuro nessuno si "converte" al fumetto dopo averli letti.

Le uscite in allegato ai giornali portano un po' di liquidità alle case editrici, cosa che fa sempre bene. Ma certamente non risolvono la situazione del fumetto italiano.

Tra l'altro ho l'impressione che, svanito per i lettori l'effetto novità (e lo spazio sugli scaffali), ormai le vendite di questi allegati stiano calando.