sabato 2 maggio 2009

PERSONAGGI

Al momento di iniziare Caravan ho deciso che i protagonisti, non essendo eroi ma persone comuni, dovevano avere il fisico e il volto di persone comuni. Il che comportava un problema di ordine pratico. Perché un volto “da eroe” (mandibola forte, naso diritto, capelli folti e sempre in ordine o viceversa sapientemente arruffati) di solito è riproducibile da parte di ogni disegnatore, a prescindere dal segno e dall’abilità di ciascuno. Notare che ho detto “di solito”: in pratica questa riproducibilità dipende sia dall’abilità di chi imposta graficamente il personaggio, sia da quella di chi lo interpreta successivamente. Non sempre è una passeggiata. Ma con un volto comune le cose sono ancora più difficili. Se eliminiamo quei tratti marcati che siamo soliti attribuire all’eroe, rendere quel volto riproducibile può diventare un serio problema.

Per questo mi sono affidato a Elena Pianta. Elena ha la sensibilità giusta per questo tipo di caratterizzazioni, e ha fatto un gran bel lavoro.

Massimo ha un viso molto regolare, con la mandibola arrotondata.



Davide ha un volto decisamente "mediterraneo".



Stephanie, lungi dall’essere la tipica bellona “da fumetto” (cioè la playmate sogno di ogni adolescente), è “solo” una bella signora.



Jolene ha un viso particolare, con una mandibola spigolosa da “tough girl” che fa un curioso contrasto con gli occhioni scuri. Dato che sua madre Carrie ha un viso ovale, dobbiamo supporre che la ragazzina abbia preso da suo padre.



Carrie è stato l’unico personaggio che ha creato problemi ai disegnatori. Nelle mie intenzioni doveva essere ispirata a Courtney Love, ed Elena l’aveva disegnata prendendo a modello la cantante/attrice. Ma ci siamo resi subito conto che disegnata da qualsiasi altra mano, con i capelli stopposi e le “zampe di gallina” intorno agli occhi, Carrie sembrava Maga Magò.



A questo punto ho chiesto a Elena di fare Carrie bruna e di lisciarle i capelli. Ma anche questo non bastava. Da un lato c’era l’esigenza di mostrare i segni di una vita “rock” su Carrie. Carrie ha la stessa età di Stephanie, ma i suoi anni non li porta così bene. Il problema continuava a sussistere: una volta “in scena”, sulle tavole degli albi, anche con i capelli più corti e in ordine Carrie continuava a dimostrare più di cinquant’anni (portati malissimo). Confesso che a questo punto avevo quasi deciso di fare il furbo, e di far ridisegnare Carrie come una bellona. Mi ha soccorso Stefano Raffaele, dando vita a una Carrie credibilissima, così come l’aveva caratterizzata Elena: una quarantenne con un paio di chili di troppo e qualche ruga ben visibile, conseguenza di una vita “on the road”.

4 commenti:

Manfredi ha detto...

vuol dire che finalmente vedremo dei personaggi con un guardaroba un po' più ampio rispetto a quello di Dylan Dog e Nathan Never? ;-)

RaSca ha detto...

La scelta di rappresentare dei protagonisti diversi dall'immaginario comune è coraggiosa ma allo stesso tempo piena di potenzialità.
Nel senso che se da un lato è facile fare breccia nella memoria con un volto simile a quello di Rupert Everett (Dylan Dog), Daniel Day Lewis (Magico Vento), Audrey Hepburn (Julia) e non dico Harrison Ford per Nathan, la memoria di un volto nuovo, se azzeccato, può essere perenne e piena di soddisfazioni da parte di chi la crea in quanto unica.
Avanti così, non vedo l'ora di giugno...

Vernè ha detto...

Qui casca un pò l'asino... in quanto purtroppo la miniserie avrà bisogno di più disegnatori.
Le caraterizzazioni di Elena mi sembrano eccellenti ed anche Carrie si avvicina tantissimo alla descrizione data da Michele. Purtroppo, l'altra interpretazione la vedo più "casalinga" che "rockettara".
E',appunto,la differenza che ogni disegnatore inevitabilmente apporta alla figura di base.
Nonostante queste mie fisime da lettore,spero che anche la parte grafica di tutta la miniserie sia all'altezza dello script e della sceneggiatura che mi immagino grandiose di Michele.
E per ben iniziare, il primo numero parte con De Angelis....!

Fabio D'Auria ha detto...

Elena migliora sempre di più...